La checklist per comunicare un progetto di architettura

Nell'era della digitalizzazione, il modo in cui presentiamo e comunichiamo un progetto di architettura può fare la differenza tra l'ottenere o meno l'attenzione desiderata. Questo articolo illustra una sequenza di passaggi essenziali per la comunicazione efficace di qualsiasi progetto che merita di essere esposto in modo chiaro e coinvolgente. Focalizzeremo l'attenzione su un approccio che prende in considerazione la complessità e l'ampiezza del web, per fornire informazioni nel modo più diretto ed efficace possibile. Analizzeremo strumenti pratici e suggerimenti per comprendere al meglio il vostro pubblico, creare contenuti di valore, emergere dal flusso incessante di informazioni online e potenziare l'efficacia delle vostre attività di marketing e comunicazione.
Comunicare un progetto

In questo post imparerai tutti gli step necessari per comunicare un progetto di architettura o qualsiasi altra creazione che merita di essere raccontata. Vedremo un metodo capace di fornire al destinatario finale tutte le informazioni nel modo più semplice ed efficace. Un vero e proprio metodo che potrebbe essere ripetuto in serie. Una modalità di scrittura e presentazione dei contenuti che si adatta perfettamente alle logiche del web.

Per prima cosa chiediti chi hai di fronte e immedesimati nei suoi panni. Questo è il mio primo consiglio, ma ammetto che non sempre è semplice da realizzare. Il lettore potrebbe essere un potenziale cliente, uno studente che naviga sul web come se non ci fosse un domani, un architetto in cerca di lavoro oppure qualcuno in cerca di ispirazione.

Indice dei contenuti

Considerazioni iniziali per comunicare un progetto di architettura

Partendo dalla considerazione che è molto difficile inquadrare gli utenti della tua comunicazione – ecco che nascono le prime due riflessioni: la prima è che la semplicità e la chiarezza di espressione sono sempre apprezzate da chiunque, l’altra è che il potenziale cliente spesso non è un addetto ai lavori, e quindi maggior ragione bisognerebbe presentare i propri progetti nel modo più immediato e comprensibile possibile. Così da non correre il rischio di escludere nessuno.

Aggiungerei una terza riflessione. Nel mondo del web ci sono miliardi di contenuti e chiunque è bombardato da migliaia di informazioni quotidianamente. Se quindi vogliamo “captare” l’attenzione del cliente dobbiamo fare in modo di distinguerci dalla massa aggrovigliata che il web rappresenta. Una volta fatto questo, dovremmo anche essere in grado di raggiungere più persone possibile. Meglio ancora se queste persone si collocano all’interno del nostro target di riferimento.

Differenziarci e renderci degni di nota agli occhi dei nostri potenziali interlocutori. Un compito sicuramente arduo, ma che possiamo dividere in tre step per facilitarci la missione:

  • Creazione di un contenuto di valore (ottimi testi e ottime immagini)
  • Immediatezza, semplicità, originalità e autenticità quindi. Sia per quanto riguarda i testi, sia per quanto riguarda i media di accompagnamento.
  • Diffusione del contenuto su più canali

La checklist per comunicare un progetto di architettura

Oltre alle considerazioni iniziali ti anticipo qui di seguito la scaletta dei passaggi che fanno parte del mio metodo per pubblicare al meglio un progetto e ottenere il massimo dalle attività di marketing e comunicazione.

Tutti i passaggi che ti anticipo in questa lista li vedrai spiegati uno ad uno nei paragrafi successivi. Ma almeno incominci a farti un’idea!

Ecco i passaggi:

Scrivi un buon testo

Così come leggere sul web è diverso dal leggere un libro, anche scrivere sul web è differente rispetto allo scrivere un libro, un tema o un saggio.

Che sia una breve descrizione di una slide, una colonna di testo in una tavola di progetto, una relazione tecnica, una metodologica o l’introduzione ad un libro o ad una conferenza che vi hanno chiesto di scrivere; scrivere bene e riuscire a farsi leggere dalla prima all’ultima riga è molto importante.

Per farlo non è necessario avere un talento particolare (anche se sicuramente aiuta), ma possono aiutare moltissimo gli accorgimenti che ti spiegherò in questo post.

lettura consigliata: “Come imparare a scrivere di architettura o design”

Esistono diverse tecniche di scrittura, ognuno ha la sua idea e il suo metodo; tuttavia, spesso c’è un punto in comune a tutte queste tecniche: il definire la scaletta dei contenuti.

Definire la scaletta (la struttura, il sommario) di quello che andrai a scrivere ti potrà sicuramente aiutare a definire i contenuti e a farteli esprimere nel modo migliore possibile.

Fare una scaletta è semplice. Basta una penna e un foglio di carta. Chiediti cosa vuoi raccontare e qual è il modo migliore di farlo. Immedesimati nel tuo lettore e tutto il resto verrà da sé.

Per aiutarti puoi già partire stabilendo le sezioni che i tuoi testi dovrebbero avere. Bowerbird per esempio suggerisce di iniziare sempre dal “project brief“, poi definire le sfide “challanges” di progetto e infine passare alle soluzioni “solutions” adottate per superarle.

Questi “pilastri” sono sicuramente utili per la maggior parte dei lavori; tuttavia, alcuni progetti potrebbero essere più complessi o avere uno sviluppo ancora più articolato.

Io personalmente mi riferisco maggiormente agli insegnamenti di Carter Wiseman nel libro Writing architecture. Tra i numerosi consigli utili che è possibile trovare in quel libro c’è sicuramente quello che riguarda l’impostazione propedeutica dei testi.

Ne ho parlato approfonditamente in questo articolo sul saper scrivere di Architettura. Se vuoi approfondire ti consiglio di leggerlo, altrimenti qui di seguito ti riporto una sintesi generale che per incominciare va più che bene.

L’autore suggerisce di aprire il racconto cercando subito di attirare l’attenzione del lettore per convincerlo che vale la pena proseguire la lettura (e questo è un suggerimento che vale sempre e comunque in ogni caso). Per farlo bisogna offrire una anticipazione di quello che verrà raccontato menzionando la tesi/contenuto principale.

Subito dopo questa prima parte – che dovrebbe essere breve, ma che comunque può dilungarsi (sempre nell’ottica di invogliare il lettore a proseguire) – si dovrebbe offrire al lettore una sorta di background contestuale laddove fosse propedeutico per poi riuscire a comunicare il nostro vero e proprio contenuto.

Nella parte centrale viene poi raccontato il vero fulcro del nostro lavoro. Ovvero la descrizione vera e propria del progetto oppure della nostra idea, della nostra tesi. Si racconta il centro del discorso insomma.

Una volta esaurito il contenuto si può procedere verso la conclusione – magari sintetizzando quanto appena detto e includendo anche un richiamo alle spiegazioni di contesto. Questo può essere utile a far rimanere i concetti nella mente dei lettori con più facilità.

Il finale dovrebbe essere sempre speciale. Magari rimandando ad un altro nostro progetto, o magari lasciando il lettore con un quesito inerente al contenuto. Tale quesito dovrebbe far nascere in lui riflessioni a riguardo o, ancora meglio, far venire la voglia di entrare in contatto con noi. Le soluzioni per il finale sono moltissime e in gran parte dipendono da tutto ciò che viene prima.

Ora che hai un’idea un po’ più definita del come e del perché si dovrebbe avere in mente la struttura prima di buttarsi a scrivere a testa bassa, possiamo passare a consigli più pratici.

Altri consigli pratici per raccontare un progetto

No al muro di parole.

Opta sempre per la divisione in paragrafi e per l’uso del grassetto; se è nel tuo stile e nello stile del media su cui stai scrivendo.

Il cosiddetto “muro di parole” è quando veniamo presi dallo sconforto nel vedere un pagina web fitta di parole senza un minimo di formattazione. In questi casi non abbiamo possibilità di indagare a priori il contenuto o le parti che più ci interessano. L’unico modo per capire se c’è quello che stiamo cercando sarebbe quindi quello di leggere dalla prima all’ultima riga. Purtroppo però spesso siamo di fretta e raramente abbiamo la certezza di trovare quello che stiamo cercando.

Per questo ti consiglio vivamente di dividere il testo in paragrafi e assegnare un tema specifico ad ognuno di essi. Facendo così, oltre a donare alla pagina un migliore aspetto visuale, il lettore, che non sempre ha tutto il tempo necessario per leggere per intero il vostro articolo, potrà focalizzarsi solo su quello che gli interessa veramente. Proprio per questo motivo è opportuno rendere ciascun paragrafo il più possibile indipendente l’uno dall’altro, cercando al tempo stesso di inquadrare (con grassetti o sottotitoli per esempio) qual è l’argomento che esso tratta più specificatamente.

La SEO è quella “scienza” che studia le tecniche e le strategie per apparire tra i primi risultati dei motori di ricerca data una parola chiave. È un argomento abbastanza complesso e se vuoi saperne di più (te lo consiglio vivamente se stai scrivendo sul web), allora leggi questo articolo dedicato.

lettura consigliata: “Come farsi trovare e apparire tra le prime pagine di Google”

Per ora quello che ti serve sapere è che anche quando stai impostando il tuo racconto dovresti pensare ad un tema specifico, individuato in una o più parole, e da lì partire a costruire la tua narrazione. Successivamente, quando andrai ad ottimizzare il post in ottica SEO, ti verrà tutto più semplice.

Molto utile è anche inserire dei link interni al tuo sito che rimandano il lettore a scoprire altri contenuti che hai precedentemente pubblicato. Proprio come ho fatto io qualche riga fa. Possono essere progetti simili o altre realizzazioni in cui hai svolto gli stessi servizi per esempio. Questo fa bene sia in ottica SEO, sia per trattenere il visitatore più a lungo sul tuo sito. L’importante è farlo sempre con un senso e solo per offrire al lettore un effettivo riferimento legato all’argomento.

Non trascurare la conclusione.

Se un lettore arriva a leggere la fine del tuo articolo significa che lo ha apprezzato – o perlomeno che ha ritenuto opportuno dedicarti del tempo per leggerlo. In entrambi i casi nelle ultime righe ti stai rivolgendo ai tuoi migliori lettori, quindi non esitare ad invocare una call to action o a chiedere di lasciare commenti o consigli.

Accompagna il testo con dei media

Sfrutta le immagini. Costruisci un racconto coerente anche attraverso di esse.

Oggi più che mai e sempre di più siamo una cultura basata sulle immagini e sul visual. Forse anche troppo. A parte i pro e i contro di questo fatto, quello che dovresti saper fare mentre racconti un progetto di architettura è quello di riuscire ad inserire nel testo delle immagini di accompagnamento che sappiano inquadrare i temi trattati. Una ulteriore guida per il lettore che lo accompagna anche visivamente nella narrazione. Cerca di evitare di inserire le immagini in ordine sparso o tutte raccolte alla fine dell’articolo. Se riesci inseriscile nei paragrafi specifici e mostrale una dopo l’altra in modo da svelare anche agli sguardi più “superficiali” il contenuto che stai mostrando.

Quale può essere una buona struttura per rappresentare e comunicare un progetto? Ecco qui un ottimo esempio.

Diffondi il tuo progetto sul web

Ad introduzione di questo paragrafo conclusivo – fondamentale per comunicare un progetto di architettura o design – faccio subito riferimento ad un altro articolo sulla Digital PR per architetti e designer. È un approfondimento complementare a questo che ti illustra 6 semplici passi per fare in modo di vedere pubblicati i tuoi progetti su magazine e blog. Lo so che c’è sempre un sacco da leggere e che hai poco tempo, però fidati, ne vale la pena se vuoi approfondire questi aspetti!

Se invece vuoi andare dritto al punto allora probabilmente ti interesserà il Digital PR Kit per Architetti che trovi nel nostro Marketplace. Altrimenti qui di seguito invece ti elenco alcuni consigli utili e pratici per comunicare il tuo progetto e diffonderlo il più possibile.

Pubblicalo sulle Piattaforme di architettura

Sto parlando dei vari Archilovers, Architizer, Archello, Archinect e così via. In pochi passi puoi aprire il tuo account e mettere in circolo il tuo progetto sperando che venga notato dalle redazioni!

Pubblicalo sui tuoi canali social

I tuoi canali social sono il media più diretto che potrai mai possedere per comunicare un progetto. Instagram e LinkedIn sono quelli su cui dovresti concentrare maggiormente i tuoi sforzi, soprattutto se sei all’inizio. Fallo in modo intelligente però. Se per esempio hai un servizio fotografico inedito della tua ultima realizzazione, prova prima di tutto a proporla a qualche testata giornalistica online o offline. Molto spesso se il materiale è inedito, e quindi è una esclusiva, le riviste apprezzano molto.

Guida “Instagram e Architettura”. Disponibile in digitale e cartecea nello shop di Mfa (dove trovi anche la guida dedicata a LinkedIn)

Pubblicarlo tramite newsletter dedicata

Se hai già una newsletter attiva e funzionante allora prepara un’uscita dedicata. Questo passaggio è più che naturale e i tuoi iscritti saranno ben lieti di venire a conoscenza della novità. Ci sono diversi modi per scrivere ottime newsletter, uno tra questi è quello di fornire dei contenuti aggiuntivi ed esclusivi indirizzati ai soli iscritti alla newsletter. In questo modo gli farà piacere ricevere i tuoi aggiornamenti anche via mail e resteranno più volentieri nella tua mailing list.

Inviare il post liberamente alle redazioni

Inviare il tuo media kit a blog, magazine e riviste di settore è il miglior modo per aumentare esponenzialmente la visibilità del tuo progetto e del tuo studio. Non è sicuramente semplice e il successo non è assolutamente scontato. Però da qualche parte si dovrà pur partire. Ti consiglio la lettura di questo articolo, oppure di dare un occhio al Digital PR Kit per Architetti.

Valuta di iscrivere il tuo progetto in un premio di architettura

Iscriversi ad un concorso a premi è un’ottima strategia per cercare di far conoscere il più possibile il proprio progetto di Architettura. Sebbene le iscrizioni agli Awards siano spesso e volentieri a pagamento – in genere dai cento euro fino anche a oltre cinquecento – è opportuno informarsi al meglio prima di procedere all’effettiva iscrizione. Le cose da tenere in considerazione sono le effettive potenzialità del progetto, cercando di essere sinceri con sé stessi e la coerenza o meno della categoria nella quale andiamo ad iscrivere il progetto. Per aiutarti a farti un’idea e orientarti tra le numerosi awards di architettura che esistono; ho scritto questo articolo dedicato.

lettura consigliata: “Premi di architettura a cui vale la pena candidarsi”

Spero che questo post ti sarà utile. Scrivere e comunicare un progetto non è certo una cosa semplice che s’impara dall’oggi al domani. Il mio consiglio è quello di cercare di migliorarsi il più possibile fin da subito. Vedrai che un passo dopo l’altro, un giorno dopo l’altro, incomincerai a vedere i risultati in termini di visite, di feedback e magari anche di complimenti o scambi di idee.

Comunicare il progetto è comunque qualcosa di complesso e di trasversale. Per questo durante il post ti ho consigliato vivamente di ampliare il tuo studio leggendo altri approfondimenti.

Non esitare a contattarmi o a scrivere nei commenti se hai domande, consigli o altri punti di vista su come comunicare un progetto!

Scopri le risorse dallo Shop di Mfa

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