Per uno studio di architettura il modo in cui si comunica attraverso il proprio sito web ha un grande valore. Per questo oggi ti racconterò come si presentano alcuni dei siti web degli architetti più conosciuti e influenti al mondo. Potrai trarne ispirazione, potrai “rubare come un’artista“, o potrai annotarti i punti di forza e quelli di debolezza.
Per architetti e designer l’importanza di un buon sito web è ancora più marcata per certi versi. Non si tratta solo di mostrare la propria affidabilità e di persuadere il potenziale cliente della nostra professionalità. Entrano in gioco anche fattori intangibili come il gusto estetico, la coerenza visiva, l’espressività delle scelte visual, i contenuti etc.
Anche nel caso in cui non lo volessimo, il giudizio del visitatore verrà certamente influenzato navigando sul nostro sito internet. Si farà una sua idea (pur sempre superficiale), a partire dal visual design e in seguito dai contenuti. Non c’è modo di evitare questa prima fase di valutazione da parte del visitatore. O forse sì. Si potrebbe fare come fanno gli architetti giapponesi. Ovvero creare dei siti web praticamente vuoti!
Ad ogni modo, con questa consapevolezza, possiamo dire che un sito web dovrebbe offrire al visitatore uno specchio delle nostre qualità e del nostro modo di fare le cose. Il più possibile allineato con i nostri valori.
Questa ricerca sui siti delle “archistar” mira a scoprire in che modo viene usato questo potente strumento di comunicazione digitale dai vari protagonisti del mondo contemporaneo.
Non parleremo dei siti “corporate”, ovvero degli studi di multinazionali come Gensler, Aecom, Jacobs etc. anche se sono gli studi che fatturano di più al mondo. Questo perché, data la dimensione e la complessità di servizi e clienti, hanno tutti un aspetto un po’ “corporate”. Appunto. Ovvero chiarezza, sobrietà ed efficienza prima di tutto. Ottime qualità sicuramente, ma che a noi in questo momento non interessano. Più che altro andiamo cercando le differenze, le unicità e i punti di forza.
Qui di seguito indagheremo numerosi siti divisi per categorie (del tutto informali), utili soprattutto per dare un primo inquadramento. Ovvero senza alcun fondamento scientifico. Speriamo possa esservi utile o perlomeno divertente!
I più originali siti web degli studi di Architettura
Anche se siamo nella “categoria” dei siti web originali, non aspettarti esperienze paranormali. Grazie al cielo il tempo delle animazioni in apertura o cose simili è finito molti anni fa. Oggi prima di tutto un sito web deve funzionare nell’immediatissimo ora ed essere semplice da navigare. Perlomeno intuitivo.
Quindi non per forza questi primi siti saranno strambi o unici, in alcuni casi sono originali semplicemente per il sistema di navigazione.
Architecture for London
Questo studio di Londra che concepisce il proprio sito in modo del tutto dinamico. Come se fosse un magazine. La struttura è divisa in tre colonne ben distinte da una piacevolissima palette di colori.
BIG
Già che compare 1° su Google scrivendo Big… significa tantissimo! E non è un caso conoscendo i loro lavori. Molto interessante la navigazione.
OMA.EU
Lo studio di Rem Koolhaas ha un sito ottimizzato per il mobile, dove regnano font “giganti” e tanta semplicità.
SNØHETTA
Un sito pulito, flessibile e personalizzabile nell’esperienza dell’utente. Uno dei più riusciti.
HERZOG&DEMEURON
Molto particolare, forse non il massimo dell’usabilità, ma molto particolare.
ZAHA-HADID
Come Herzog & De Meuron, anche il sito che prende il nome dalla prematuramente scomparsa architetta Irachena ha una navigazione alquanto singolare.
STEVEN HOLL
Steven Holl racchiude tutta la navigazione in un modulo quadrato nella Homepage. Efficace.
RICHARD ROGERS
Il giusto mix tra uno stile dinamico e classico. Funzionale e con la navigazione su una sidebar fissa a sinistra.
Altri studi che vale assolutamente la pena aggiungere in questa prima selezione di studi originali sono: Studioninedots (per gli accostamenti di colori e l’interattività delle pagine) – fcjz (clicca e capirai)
Siti web minimal
A dir la verità i siti web minimal sono quelli che negli ultimi anni stanno andando per la maggiore. Quindi non è difficile imbattersi in questa tipologia. Ci sarebbero davvero molti esempi da citare, ma per non dilungarci troppo qui ne ho raccolti solo tre che si caratterizzano ciascuno in modo diverso.
Il sito web dello studio Selgas Cano è tanto semplice quanto geniale. Una sola pagina, una sola frase (il nome dello studio) e un solo link – che rimanda alla ricerca google “Selgas Cano” in cui il buon motore di ricerca raccoglie tutti i migliori contenuti presenti online che raccontano il progettista. Zero spesa massima resa.
John Pawson è uno studio ancora più minimal del precedente, che però conserva comunque un’alta dose di fascino. Sarà il molto spazio lasciato al bianco nella pagina, o la stessa scelta delle immagini, ma questo sito è sicuramente ben riuscito nel suo essere minimal.
Un altro studio abbastanza minimal, che però presenta una struttura di navigazione convenzionale e un layout di presentazione dei progetti che si trova spesso (in forme lievemente diverse l’una dall’altra) anche in altri siti è Lemoal Lemoal.
I siti degli architetti giapponesi
“Probabilmente loro sanno qualcosa che noi non sappiamo ancora..”
Questo è quello che ho pensato la prima volta che mi sono imbattuto in questi siti. Magari tra dieci anni anche i nostri saranno così. O magari in Giappone esiste tutta un’altra estetica e user experience del web… Resta il fatto che io personalmente non riesco ad apprezzare questi siti fino in fondo.
TOYO ITO
Toyo Ito ha un sito che probabilmente arriva dagli anni ’90. Almeno in questo caso i contenuti ci sono.
SANAA
Il sito dello studio giapponese SANNA di Sejima e Nishizawa è bianco. Minimal. Vuoto. Forse un rimando alle loro architetture minimaliste.
Altri siti di famosi architetti giapponesi (che non vale la pena visitare dal punto di vista del web design) sono: TADAO ANDO – KENGO KUMA – SHIGERU BAN – FUHIMIKO MAKI – KENZO TANGE – junya.ishigami+associates – Atelier Bow-Wow
Siti di architettura “classici”
Questa categoria è per i siti che consideriamo più nella “norma”. Ovvero quelli che riprendono il classico layout con l’immagine grande in apertura e poi via tutto il resto a seguire tramite una classica navigazione.
Qui troviamo infatti delle normali homepage con un classico menu che permette di navigare nelle pagine progetti, contatti etc. Mantenendo una impostazione a cui tutti siamo abituati.
Normalità non significa banalità, spesso invece significa semplicità. Questi siti sono facili, immediati e riescono a soddisfare tutti gli scopi per i quali sono concepiti.
RPBW
Altri siti che appartengono a questa cateogoria: DANIEL LIBESKIND – MOSHE SAFDIE – CESAR PELLI – JEAN NOUVEL – SANTIAGO CALATRAVA – ALEJANDRO ARAVENA – FOSTER + PARTNERS – DAVID CHIPPERFIELD – BERNARD TSCHUMI – RICHARD MEIER.
I siti web degli architetti italiani
“Hanno ancora un po’ di margine di miglioramento a mio parere, ma si presentano molto bene. Nessuno si distingue per originalità, ma è anche vero che il web design italiano non tradisce neanche in una occasione.”
Con queste parole introducevo questa categoria alla prima stesura di questo articolo ormai più di sette anni fa. Ora (2022) posso dire che negli ultimi anni i siti degli architetti italiani si sono evoluti molto, e molto bene – tenendosi aggiornati con le migliori tendenze e persino contribuendo con originalità a questo affascinante panorama del web design.
Ecco qualche riferimento che vale la pena scoprire:
PARK ASSOCIATI
Altri siti di dei principali architetti italiani che meritano una visita: ONE WORKS – LOMBARDINI22 – MICHELE DE LUCCHI – MARIO CUCINELLA – CITTERIO & VIEL – MARIO BELLINI – FUKSAS – LISSONI & PARTNERS
Qui invece alcuni altri riferimenti di studi leggermente più piccoli dei precedenti, ma che offrono comunque delle esperienze di navigazioni estremamente ben riuscite: OPENFABRIC – CASATI BUONSANTE ARCHITECTS – A2BC – GOSPLAN – BDR BUREAU – STUDIO OSSIDIANA – STUDIO WOK
Architetti a cui non sembra interessare avere un sito web
Come dicevamo nella introduzione, il proprio sito web comunica sempre qualcosa. Forse è proprio per questa ragione che alcuni architetti scelgono di non averlo. Preferiscono far parlare di sé attraverso i canali più tradizionali forse.
Ecco qualche esempio: ALVARO SIZA – Eduardo Souto de Moura – FRANK GHERY – Peter Zumthor – Paulo Mendes da Rocha.
Ora hai ben chiaro quello che è il panorama dei siti di architettura e partendo da questa pagina puoi farti un’idea sul modo migliore di presentare i tuoi lavori da progettista.
Se invece vuoi semplicemente rimanere aggiornato e scoprire quali sono le nostre fonti di architettura e design, allora leggi questo post: “I migliori siti di Architettura”
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