Parlare in pubblico, tecniche di comunicazione per superare le difficoltà

Attraversare l'incertezza e il disagio di parlare in pubblico è una condizione condivisa da molti, ma questa strada non deve necessariamente essere impervia. L'articolo che stai per leggere si propone di condurti attraverso un percorso di scoperta e apprendimento, confermando che l'abilità di parlare in pubblico può essere affinata, al di là di ogni pregiudizio o convinzione negativa preesistente. Grazie a suggerimenti pratici e tecniche di comunicazione collaudate, la trasformazione del nervosismo in energia sarà alla tua portata.

Parlare in pubblico è un’abilità che si può imparare. Come qualsiasi altra cosa. Non esiste in nessun caso la possibilità che tu sia “inadatto o incapace” a priori. Tuttavia, è normalissimo non sentirsi a proprio agio se non si è abituati. Avere delle difficoltà a parlare in pubblico è una cosa molto comune. 

Non temere però, grazie a qualche consiglio e ad alcune semplici tecniche di comunicazione riuscirai a parlare in pubblico efficacemente!

Io stesso ho tratto grandissimi benefici da ciò che ho imparato seguendo un corso su questo tema. Qui di seguito ti svelerò tutto quello che ho scoperto e ti farò degli esempi. 

Partiamo da un primo concetto. Con la pratica e l’organizzazione si può tramutare il nervosismo in energia, la chiave è la preparazione.

Questo vuol dire che, tra le altre cose, bisogna essere preparati e conoscere il proprio pubblico. Preparazione e organizzazione sono aspetti fondamentali del saper parlare in pubblico. Tienilo bene a mente. 

Se sarai organizzato, avrai fatto pratica e conoscerai il tuo pubblico, allora potrai anche agire come un vero e proprio attore e interpretare la tua parte al meglio, proprio come nelle migliori TED Talks.

Ora vediamo come.

Sette consigli per parlare in pubblico al meglio

1. Focus e giudizio istantaneo

Considera che le migliori presentazioni espongono un solo tema. Se anche sono composte da diverse parti, il più delle volte tendono sempre a sottolineare l’argomento principale. A tal proposito può esserti sicuramente utile sintetizzare il tuo focus in una frase chiave e riprenderla in più punti durante la presentazione.

Non basta però avere una struttura narrativa coerente e lineare. Bisogna anche introdurre il concetto principale nei primissimi secondi di esposizione. Questo perché l’essere umano è un tipo frettoloso ed esiste un fenomeno riconosciuto che si chiama “giudizio istantaneo”. Siamo abituati a giudicare qualcosa entro i primi secondi. Questo non vuole dire che la platea si svuoterà se non sarai chiaro fin da subito. Ma significa che hai l’occasione di attirare subito la loro attenzione e colpirli al meglio sin dai primi 15 secondi.

2. Organizzazione e controllo

La preparazione ti permette di rimanere concentrato sul cosa dire, quando dirlo, come dirlo e perché. Questo ti permette di entrare maggiormente in familiarità con l’oggetto del discorso e ridurre le difficoltà a parlare

La preparazione non è solo scriversi il discorso e conoscere il pubblico. Ma anche avere un atteggiamento positivo mentalmente e un corpo rilassato e a suo agio. Mente e corpo sono gli strumenti principali con i quali comunichiamo. Più gli avremo “riscaldati” bene (proprio come si fa prima di una partita sportiva) maggiori saranno le probabilità di successo del nostro discorso.

Quando un discorso è “di successo”? Quando riesci a veicolare il messaggio. Quando questo rimane bene impresso nella mente dei tuoi ascoltatori anche quando tornano a casa. 

3. Definire l’obiettivo del discorso (contenuti)

Prima di tutto devi domandarti perché sei qui. Ovvero chi ti ha chiesto di fare questo discorso in pubblico e perché. Questo ti aiuterà in tutta la fase di preparazione e ad avere in mente ancora più chiaramente lo scopo del tuo intervento. 

Successivamente, parlando del tuo discorso, dovrai cercare di rispondere a te stesso alle classiche domande del giornalismo. Who, How, What e Why. Questo, oltre a permetterti di padroneggiare il tuo parlare in pubblico, ti permette di agevolare l’esposizione e di trarne quindi tutte le positive conseguenze per te e per la platea. Vediamole una ad una.

difficoltà a parlare in pubblico

WhoChi è il tuo pubblico? Sono esperti o principianti? Il luogo e il mood sono formali o informali? Adeguati. È fondamentale per mantenere la concentrazione. Una cosa che può aiutarti è quella di trovare espedienti che possano andare bene per tutti per esempio. 

HowConsidera le condizioni al contorno, gli strumenti che avrai a disposizione e se dovrai parlare a faccia a faccia oppure in un webinar. Userai delle slide?

When. Quando sarà? Quanto durerà? Fatti trovare pronto, evita gli imprevisti e rispetta i tempi. 

What. È importante avere ben chiaro e organizzare ciò di cui si vorrà parlare. Vanno benissimo gli aneddoti personali e i brevi excursus, ma a patto che questo non porti fuori strada con dettagli superflui. Il tuo pubblico è focalizzato su un argomento il più delle volte. Introdurre troppi concetti potrebbe disorientarli. 

WhyCosa ti rende la persona giusta per questa presentazione? Perchè hanno chiesto a te? Qual è la tua principale abilità? Sfruttala. 

4. Padroneggia il linguaggio del corpo

Non bisogna trascurare che, quando si parla in pubblico, anche il corpo manda dei messaggi a chi ci sta ascoltando. Si tratta della comunicazione non verbale ed esistono fior fior di studi specialistici su di esso. Ci dicono che si comunica anche attraverso la postura, la distanza delle gambe, ma anche con i movimenti delle braccia e ovviamente le espressioni del volto. 

Come migliorare il linguaggio del corpo?

  • Mantieni una posizione ferma e precisa. Ciò ti darà autorevolezza e comunicherà sicurezza. Al contrario, se dondolerai o sposterai il peso da una gamba all’altra, come viene istintivo fare per chi non è abituato a stare a lungo in piedi, si comunicherà incertezza e disagio.
  • Divarica le gambe poco di più della larghezza dei tuoi fianchi e non tenerle tese, ma al contrario tieni le ginocchia flessibili e rilassate. 
  • Tieni il busto dritto e le spalle belle aperte. Questo dimostra ancora una volta sicurezza da parte dell’oratore e il fatto che non ha paura del suo pubblico.
  • Essere ben saldi non significa essere dei tronchi di pino. Puoi sempre muoverti (camminare) o usare il movimento delle braccia. Entrambi questi gesti possono essere utilizzati per sottolineare passaggi nel discorso o per enfatizzare certi punti. Occorre evitare di muoversi o gesticolare in modo casuale o incontrollato. Potrebbe sembrare che il nervosismo e l’agitazione stia perdendo il sopravvento.
  • Per quanto riguarda le braccia considera in generale che un atteggiamento considerato positivo è quello di fare movimenti ampi e completi (non degli scatti), e che avere i palmi rivolti verso il pubblico è pacifico e inclusivo. Meglio se stanno leggermente staccate dal corpo.

Cose da non fare:

  • Non mettere le mani dietro la schiena 
  • Non incrociare le braccia
  • Non nascondere il volto con la tua gestualità
  • Non giocare con oggetti, potrebbe trasmettere nervosismo
  • Non parlare appoggiando i gomiti sulla scrivania.

Tutte queste azioni danno come impressione di noia e insicurezza.  Al contrario, guarda le persone negli occhi, tutti, spostandoti dal fondo verso le prime file e poi ancora verso il fondo come se percorressi un ipotetico percorso. Un percorso a W per esempio. Guarda i tuoi ascoltatori indipendentemente dalla loro autorevolezza. Sorridi. Non solamente con la bocca ma anche con gli occhi. Sii spontaneo.

Non fare nulla dei punti precedenti in modo forzato. 

5. Evitare le ripetizioni e parlare al meglio

Usa il tono che più si adatta al tuo pubblico ed evita le ripetizioni di parole. Eliminare le ripetizioni come “Ovvero”, “Ossia”, “Quindi”, “Essenzialmente”, “Cioè” – ed eliminare tutti gli “ehm..” “Mmm..”. Per aiutarti c’è la punteggiatura, le pause e il linguaggio non verbale. Per capire se fai delle ripetizioni – a volte non riusciamo a capirlo da soli – prova a filmarti mentre provi il discorso. Se farai un uso eccessivo o sbagliato di queste ripetizioni allora trova dei sinonimi oppure usa le pause.

6. Altri consigli pratici

Riscalda la gola e il corpo prima di andare “sul palco”. Ripeti mentalmente la prima frase del tuo intervento, dopo che finalmente l’avrai pronunciata, il resto verrà da sé e sarà tutto in discesa. Evita di avere la gola secca, bevi prima e durante la tua esposizione.

Se l’abitudine ti fa “mangiare le parole” fino a farle diventare di difficile comprensione, fai questo esercizio prima di parlare in pubblico o mentre ti stai esercitando: prova a ripetere la prima frase del tuo intervento a voce alta ma stringendoti la lingua tra i denti. Poi ripeti ma senza stringerti la lingua. Vedrai che scandirai molto meglio le parole, questo perché quando avevi la lingua bloccata ti impegnavi molto di più per riuscire a farti capire.  Guarda e parla, parla e guarda, non soffermarti mai troppo su un punto o su una singola persona.

Ricordati che puoi camminare e che puoi sfruttare la camminata a tuo vantaggio magari per sottolineare il cambiamento del discorso.  Parla chiaramente, ad alta voce, non troppo veloce e utilizza le pause e le enfatizzazioni per sottolineare termini o concetti che ritieni rilevanti. 

7. La bellezza verbale

L’ultimo consiglio è quello di imparare ad usare anche analogie e metafore nelle tue presentazioni. Questo perché permetterai all’ascoltatore di immaginarsi quello che stai dicendo in modo più chiaro e piacevole. Collegherà i concetti espressi con un immaginario più vasto e ricco di altri valori. Il risultato sarà una contaminazione positiva che non potrà che fare del bene alla tua narrazione.

Infine, ricorda quando dovrai parlare in pubblico la prossima volta. I tuoi ascoltatori non sono il nemico. Non sono tutti li pronti per accusarti al primo sbaglio. Tu sei lì per un motivo – perché hai qualcosa da dire e perché qualcuno ha scelto te per dirlo. Abbi fiducia in te stesso e supera definitivamente la tua difficoltà a parlare in pubblico. 

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