Fotografi di architettura da seguire su Instagram

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Nell'epoca di Instagram, la fotografia e la comunicazione visiva hanno subito una metamorfosi drastica. Questa evoluzione ha avuto un impatto tangibile su varie discipline, non da ultimo l'architettura, che ha scoperto un nuovo palcoscenico e una nuova prospettiva attraverso gli obiettivi di fotografi professionisti e dilettanti. In questo articolo, ci addentriamo nel mondo della fotografia di architettura su Instagram, esplorando alcuni dei fotografi più influenti nel settore che hanno utilizzato questo strumento per condividere e arricchire la nostra comprensione dell'architettura.

Instagram lo conosciamo tutti. Da quando esiste il mondo della fotografia è cambiato drasticamente. Fotografi professionisti o aspiranti tali si continuano a moltiplicare e anche chi dieci anni fa non si sarebbe mai immaginato di poter diventare conosciuto grazie ai propri scatti, oggi con un po’ impegno può raggiungere numeri incredibili.

Si può dire quello che si vuole della tecnologia, dei social media, e del fatto che spesso purtroppo se ne fa un uso improprio, ma questi strumenti di comunicazione sono anche – e prima di tutto – canali decisamente democratici.

Per l’architettura, Instagram ha segnato un punto di svolta decisamente interessante. Oggi è possibile “vedere” qualsiasi architettura del mondo attraverso gli occhi delle persone comuni – basta inserire il luogo o il nome dell’opera e et voilà: centinaia e centinaia di occhi indiscreti l’hanno già immortalata e postata da ogni punto di vista.

In questo post vi elenchiamo quindi quelli che secondo noi sono alcune tra le personalità più influenti per quanto riguarda la fotografia dell’architettura su Instagram. Non stiamo parlando di account che raccolgono una selezione di immagini di architettura – come l’account di @archiobjects per esempio – ma degli account personali dei fotografi.

Buona visione e buona ispirazione!

Senza di essa l’architettura non varcherebbe i confini del lotto di terreno in cui è stata pensata; ma senza il costruito non esisterebbe la fotografia d’architettura.
Elisa Scapicchio