Come creare video di architettura – consigli ed esempi

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Creare video di architettura è diventato uno strumento essenziale per comunicare progetti e promuovere studi nel settore del design. In un mondo in cui i contenuti video continuano a dominare l'engagement online, è fondamentale capire come creare video accattivanti e di alta qualità. In questo articolo, esploreremo l'importanza del video nell'architettura, consigli su come creare contenuti di successo, e suggerimenti pratici per impostare e realizzare i tuoi video. Che tu sia un principiante o un esperto, queste informazioni ti forniranno una base solida per creare video che lasceranno un'impressione duratura sul tuo pubblico.

Creare video di architettura può essere una tra le strategie definitive per comunicare al meglio i tuoi progetti o il tuo studio.

Lo dicono le ricerche e gli studi di settore. I video sui social media e in generale su internet stanno acquisendo sempre più importanza. Ogni giorno che passa diventano sempre di più tra gli strumenti più efficaci per comunicare online.

Nel caso dell’architettura o del design questa consapevolezza assume ancora più valore. Il progetto (o l’oggetto), così come il processo in generale, si prestano infatti benissimo ad essere raccontati in video – e forse questa è anche la migliore modalità con cui si potrebbe riuscire a comunicarne tutti i dettagli e le complessità.

Creare video di architettura non è sicuramente semplice come postare fotografie o pubblicare storie su Instagram, ma tutte le energie che dedicherai saranno quasi sicuramente ripagate in termini di visualizzazioni, engagement e arricchimento del tuo portfolio.

Di questo io personalmente ne sono convinto. Infatti, negli ultimi anni ho dedicato molte ora di formazione e pratica per imparare ad usare After Effects. Se ti interessa, tutto quello che ho imparato l’ho inserito in questa guida per principianti. Davvero alla portata di tutti.

guida After Effects

Alcuni consigli che valgono per tutti i video

Prima di partire a raccontarti il mio metodo per fare video, qui di seguito ti elenco alcuni consigli che sono sempre validi e che possono essere applicati in qualsiasi campo dei tuoi futuri video.

Ricordati sempre dell’alta risoluzione

Quasi la totalità dei social media sono piattaforme i cui contenuti sono principalmente visivi. Per questo – e per comunicare qualità anche attraverso i dettagli – devi sempre fornire video nitidi il più possibile. La regola di solito è non meno di 720px di larghezza minima.

Studia la giusta durata

Facebook consiglia di fare video di una lunghezza di almeno 3 minuti, Pinterest dice di farli più corti di 2 minuti, la durata minima dei video su Instagram è di 3 secondi, mentre delle storie è al massimo 15 secondi. Come vedi ci sono un sacco di limiti e consigli. In generale è sempre utile ascoltare quello che consiglia la piattaforma di riferimento; tuttavia, la cosa migliore è valutare di caso in caso in base al contenuto da proporre, al pubblico al quale ti rivolgi e soprattutto agli obiettivi che vuoi perseguire. Nulla ti vieta di fare più versioni!

Non dipendere dall’audio

Fai in modo che i tuoi video possano essere guardati, capiti e apprezzati anche senza audio. Non sempre chi guarderà i tuoi video potrà attivare il sonoro. Spesso sarà in metro, in ufficio, a casa a tarda sera, in tutte queste occasioni non potrà o non vorrà disturbare. Quindi prevedi (se necessari) sottotitoli, titoli e callout per trasmettere il tuo messaggio forte e chiaro.

Pensa al formato

Come per la durata, anche nella scelta del formato dovrai tenere conto della piattaforma sulla quale vorrai pubblicare il tuo video. Le storie e i video di Instagram saranno preferibilmente in verticale, se invece il tuo video dovrà essere proiettato su uno schermo o a parete in una presentazione, allora il classico formato 16:9 è la scelta giusta. Ancora una volta pensa a quali sono gli obiettivi del tuo video, a chi dovrai esporlo e in che modalità. Anche in questo caso sei libero/a di fare più versioni. Fallo solo se necessario però, altrimenti puoi sempre adattare il formato a seconda delle necessità.

Scegli l’immagine di copertina che più lo rappresenta

Quasi tutte le piattaforme permettono di selezionare l’immagine di anteprima. Potrai farlo sia caricando un JPEG, sia scegliendo un frame qualsiasi dal video. Scegliere la giusta copertina è molto importante, perché è il primo biglietto da visita e quello su cui lo spettatore baserà tutti i suoi giudizi iniziali. Cerca di scegliere una copertina che rappresenti al meglio il video e che allo stesso tempo sia in grado di attirare l’attenzione degli utenti. Soprattutto se il video è destinato ai social.

Un buon inizio è meglio di un pessimo inizio

Cerca di catturare l’attenzione fin dai primi secondi. Va da sé che coinvolgere lo spettatore fin dall’inizio aumenta drasticamente le possibilità che il tuo video venga visto fino in fondo. Evita quindi (se possibile) interminabili schermate di presentazione. Soprattutto se il video è pensato appositamente per i social.

Call to action o messaggio finale

Lo scopo del tuo video potrebbe essere semplicemente quello di raccontare il progetto, tuttavia, se vuoi passare altri messaggi o se vuoi invitare utenti e spettatori a compiere qualche azione – come per esempio visitare il sito iscriversi alla newsletter o lasciare un commento – ricordati che il momento migliore di farlo e alla fine.

Come creare video di architettura a partire dall’impostazione del lavoro

A seconda della tipologia di video, creare video di architettura può essere una cosa molto complessa. Soprattutto se ci sono diversi soggetti con cui dovrai collaborare, e se tra questi c’è qualcuno che non ha la minima idea di come vengono realizzati i video.

Fortunatamente la cara e vecchia organizzazione può venirci in aiuto. Qui di seguito ti elencherò brevemente tutti i passaggi che secondo me è opportuno svolgere per gestire al meglio il processo di creazione di un video.

In questo caso parliamo di elaborati per l’architettura, ma potrebbe andare bene per qualsiasi tipo di video.

1. Parti dal concept

Come ogni altro progetto devi prima di tutto partire dall’idea, dal concept. Esso deve essere forte, definito, preciso, condiviso con il resto del gruppo o con il committente. Dal concept partiranno tutte le altre fasi ed è importante avere chiaro fin da subito l’idea originaria.

2. Metti nero su bianco il concept e parlane con gli altri interessati

Se avrai a che fare con altre persone e il video di progetto sarà il frutto di un lavoro condiviso – maggior ragione se non tutte le scelte saranno fatte da te – è essenziale definire chiaramente il concept e farlo approvare da tutte le figure in gioco.

3. Definisci i materiali che hai a disposizione e individua quelli che dovrai creare/cercare

Una volta che hai definito l’idea e lo scopo del tuo video, allora dovrai cercare di mettere sul tavolo tutto il materiale che hai a disposizione. A partire da quello già presente, fino ad arrivare a quello che dovrà essere creato. O trovato.

In questa fase si può comprendere quanto lavoro c’è da fare oltre alla fase di editing e soprattutto si può prevedere a quanti imprevisti si potrebbe andare incontro. Ovviamente se è tutto ancora da fare le incognite saranno moltissime. Di conseguenza il tempo richiesto per realizzare il video sarà ben maggiore delle aspettative.

L’ideale, in ogni caso, è quello di avere a disposizione sempre e comunque file editabili. In modo tale che tu stesso possa intervenire a lavori in corso senza necessità di interfacciarti ogni volta con le altre figure. Sto parlando ad esempio delle piante, delle sezioni o degli schemi concettuali in 3D.

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4. Realizza la storyboard del tuo video

Hai il concept, lo hai condiviso con il team, e vi siete fatti un’idea di tutti i materiali che andranno a comporre il video. Ora è il momento di fare la scaletta dei contenuti. Questa scaletta viene chiamata storia, una vera e propria sequenza di frame, accompagnati eventualmente da brevi spiegazioni, che mostrano in anteprima tutte le scene del futuro video.

È utile fare questo passaggio perché ci si rende conto se il progetto viene raccontato chiaramente, se per caso ci sono ripetizioni, o se c’è qualsiasi altra cosa da correggere. In questo caso si possono fare anche differenti versioni e vedere quale di esse funziona meglio. L’ideale sarebbe decidere uno storyboard e poi proseguire con l’editing basandosi esclusivamente su quello, senza più intervenire e stravolgere i piani.

Considera che puoi fare storytelling anche nei video. A tal proposito ti consiglio la lettura di questo post.

Fare Storytelling

5. Organizza le cartelle di lavoro

Inizialmente può sembrarti una cosa semplice gestire un video, ma se il racconto incomincia durare qualche minuto, allora i materiali in esso contenuto in cominciano a diventare parecchi. In questi casi sarà fondamentale avere delle cartelle ben organizzate.

Questo è decisivo soprattutto nel momento in cui, eventualmente, verranno richieste delle modifiche a lavori in corso. Sapersi orientare nelle cartelle di progetto, tra schemi, loghi, materiali vari e altri video può farti risparmiare ore e ore di lavoro ed evitare spiacevoli imprevisti. Io personalmente organizzo tutto in tre cartelle principalmente: la cartella Materials, la cartella WIP (work in progress), e la cartella Deliverables. A loro volta suddivise in ulteriori cartelle a seconda della necessità.

6. Imposta il file di lavoro

Una volta impostate le cartelle occorre impostare il file di lavoro. Ovvero scegliere il formato, il frame rate e la risoluzione alla quale si vorrà lavorare. Fare questo è utile perché se andremo a incorporare nel video dei file esterni, potremmo adeguarli alla giusta risoluzione fin da subito. In questo modo non dovremo fare un eccessivo lavoro di editing nel programma scelto, andando intervenire a monte nel file stesso.

Queste impostazioni sono utili anche per essere certi di rispettare i requisiti di progetto. Il più delle volte il formato 16:9 a 1920 x 1080 px con un frame rate impostato a 29.

7. Edita il video

Questa è la fase dove si gioca tutto. Impossibile fornire tutorial o consigli perché tutto dipende dal tipo di lavoro che si sta facendo, da quanto tempo si ha per farlo, da qual è lo scopo etc. Io personalmente per editare uso After Effects.

Questa è la fase in cui dovrebbe avvenire anche la scelta della canzone/musica di sottofondo o dell’audio. Prima la scegli meglio è. Se l’avrai selezionata sin da subito potrai anche sincronizzare il ritmo con i contenuti. Viceversa, se la scegli per ultima, sarà invece tutto più complicato. Ma non ti allarmare, esistono numerose canzoni che stanno sempre bene con la stragrande maggioranza dei video (come semplice sottofondo).

8. Condividilo privatamente per ricevere feedback

Non illuderti, quando hai esportato il video il lavoro non è assolutamente finito. A te potrà sembrare bellissimo, perfetto, finito, e probabilmente è così – però, se lavori in team, allora vedrai che ci saranno delle richieste di modifiche, piccole o grandi che siano. Per questo è essenziale trovare un buon modo per condividere il video in progress.

Io personalmente uso Vimeo, selezionando l’opzione visibile solo attraverso il link diretto, in modo da condividerlo privatamente. La stessa opzione è presente anche su YouTube. Questo modo è molto comodo perché permette di condividere il video tramite semplice link e chiunque può vederlo ovunque sia senza dover scaricare pesanti file.

9. Pubblicalo online o invialo

Finalmente è confermato, il video è finito. Ora devi condividerlo e pubblicarlo. Il mio consiglio è sicuramente quello di sfruttare le due principali piattaforme video: YouTube e Vimeo, ma anche eventualmente considerare di pubblicarlo come contenuto nativo sulle varie pagine social. Se invece dovrai inviarlo allora ti consiglio uno di questi strumenti.

Alcuni esempi di video da realizzare per promuovere uno studio di architettura

Ora che sai come impostare la creazione di un video di architettura, qui di seguito ti elenco alcuni esempi che ho raccolto negli anni che potrebbero aiutarti ulteriormente nel creare video di architettura.

Dopo gli esempi troverai infine gli ultimissimi consigli su questo affascinante mondo del video editing.

Partiamo con un semplicissimo video-annuncio dello studio One Works, facile da fare, ma molto efficace sui social media.

Sulla stessa linea anche il breve video social di Salini Impregilo – poche immagini, qualche scritta e i tempi giusti per raccontare un progetto su LinkedIn.

Ancora sui social, questa volta su Twitter, ancora un video fatto da sole immagini e scritte in movimento. L’autore è B1m, e il video è questo.

Se invece vogliamo rimanere con gli studi di Architettura, allora questo video di 5 secondi di Zaha Hadid Architects è l’essenza della semplicità ed efficacia.

Se invece dovete montare il video di un evento, con molto girato e parecchie scene, allora uno dei montaggi di Luxottica è sicuramente un’ottima fonte di ispirazione.

Parlando invece di Urban data e mapping, allora qui abbiamo un grande esempio di Morphocode, davvero ben fatto.

Sempre rimanendo in tema di video racconti per i social, ma alzando leggermente l’asticella della complessità di realizzazione e montaggio, ti porto all’attenzione il video dello studio HOK.

Se invece hai una serie di brochure appena stampate e stai pensando ad una bella idea di come condividerle in un video, eccone qua uno semplicissimo.

In questi casi si tratta di semplici video chiaramente, fatti in modo semplice da cui facilmente si può prendere ispirazione. Ma là fuori c’è un mondo pieno di esempi più o meno complessi come potrai immaginare.

Concludo questo lungo (spero utile) post con qualche altro consiglio:

Le migliori app e siti per creare video in poco tempo e senza essere esperti

I migliori software di video editing

Elementi principali da considerare per acquistare una videocamera

Ormai ci sono gli smartphone è vero. Però la sensazione di una fotocamera o di una videocamera è tutta un’altra cosa. Soprattutto se le condizioni in cui si filma sono complicate (ad esempio con poca luce).

  • Ha lo schermo articolato?
  • Può girare ad almeno 50 fotogrammi al secondo?
  • Ha il 4k?
  • Ha una buona stabilizzazione?

Un ultimo consiglio: guarda i video fatti con le videocamere che stai prendendo in considerazione.

Spero che questo post su come creare video di architettura abbia esaurito i tuoi dubbi e che sia riuscito a scaturire in te una buona dose di ispirazione per i tuoi prossimi video. Come detto in apertura, un video di architettura non è assolutamente una cosa semplice. Non basta avere l’idea in mente. La vera sfida è la fase di editing, revisione, approvazione. Se hai qualche domanda o suggerimento non esitare a scrivere nei commenti.

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Dal 2016. A cura di Luca Onniboni.

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