Come far crescere uno studio di architettura, consigli e strategie

Essere dei grandi architetti è sufficiente per avviare e far crescere uno studio di architettura? Probabilmente no. Non basta essere dei bravi architetti. In questo post indagheremo quali sono gli altri aspetti – gestionali, manageriali e non solo – che si dovrebbero curare e tenere in considerazione per aprire il proprio studio di architettura.

“Il mondo è pieno di artisti migliori, di scrittori più abili, di umoristi più divertenti e imprenditori più esperti. La rarità è far confluire queste semplici caratteristiche in una sola persona. È così che si crea il valore di un’opera.”

Scott Adams

Questo è quanto dichiarato da Scott Adams, creatore della serie di fumetti Dilbert, quando spiega il suo successo nella bellissima pubblicazione che ti consiglio “100 euro bastano. Per reinventare la tua vita, fare ciò che ti piace e crearti un nuovo futuro.

A mio parere questa sua dichiarazione è illuminante ed esemplificativa. Ipotizza che al posto del fumettista ci sia l’architetto, il discorso vale nella stessa misura. Non basterà trovare le soluzioni progettuali migliori; per avviare e far crescere un nuovo studio occorre avere una visione d’insieme.

A partire dall’amministrazione dei conti, dal personale, dalla gestione dei clienti, delle partnership, dei rapporti con i fornitori, con la stampa, con le banche e tutta un’altra serie di cose.

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Ma prima ancora di pensare a far crescere uno studio di architettura, potrebbe essere ancora più importante il doverlo rimettere in sesto. Specie dopo “crisi” che magari ha colpito il settore o una singola attività. A volte sono circostanze interne, a volte circostanze esterne, e a volte sono fattori che proprio non c’entrano nulla con quello che fai e con i campi in cui operi. Pensiamo al covid per esempio.

A prescindere da quale che sia la fonte dell’incertezza o della sventura, portare avanti “il business” dell’architettura può rivelarsi un compito ancora più duro in certi periodi. Ma è proprio in questi periodi che più che mai si dovrebbero tramutare le crisi in opportunità.

So che scriverlo è facile, ma realizzarlo molto meno.

Mancati pagamenti, ritardi, posticipazioni di commesse, promesse infrante, tagli di budget e così via possono mettere in crisi anche la più fiorente delle attività di qualsiasi settore.

Oltre all’aspetto economico, sicuramente primario, l’altro aspetto da salvaguardare è quello della passione, della fiducia e della sicurezza di sé. Ho sempre creduto che questi lati intangibili della vita di un progettista, così come della vita di un consulente o di un qualsiasi altro lavoratore, siano l’aspetto più importante da preservare. L’ultimo baluardo in cui non possiamo permetterci di indietreggiare mai.

Questo articolo punta più che altro a rinsaldare questi aspetti. Far tornare a crescere la consapevolezza dei propri mezzidella propria creatività e della propria passione. Qualora subisse degli smottamenti o degli stress test non richiesti.

Io sono un consulente e autore su questo e altri blog, non faccio progettazione architettonica in prima linea, ma lavoro a stretto contatto con architetti e designer. Amo leggere, studiare e scoprire ricerche, riflessioni e considerazioni su questo business e su tutti gli aspetti ad esso correlato. Ricerche come quella della pubblicazione Atlas of Emerging Practices che mi ha spinto a scrivere questo contenuto.

Piccola e grande verità da tenere sempre a mente, foto di Justin Veenema

Prima di passare alla lista di semplici consigli – che comunque lascia il tempo che trova perché appunto di consigli in giro per il web ne puoi trovare quanti ne vuoi e comunque essi da soli non portano da nessuna parte – cerchiamo di affrontare qualche domanda chiave che potrebbe smuovere qualche riflessione al fine di capire che tipologia di studio rappresenti e quindi come puoi fare per fare crescere la tua realtà.

Come attiri nuovi clienti?

Che tipo di progetti vorresti fare? In quali tu e il tuo studio siete tra i/le migliori?

Perché un cliente dovrebbe scegliere te tra tutta la concorrenza?

Comprendere profondamente le risposte a queste tre domande potrebbe già di per sé risolvere molti dubbi e liberare in parte l’avvenire da fastidiosi rallentamenti o ostacoli. Dopotutto conoscere sé stessi rimane ancora oggi una delle sfide principali anche nel mondo del lavoro e del business.

Ad ogni modo altri spunti interessanti vengono citati in questo interessante articolo molto pertinente che ho letto su monograph.com. Articolo nel quale l’autore (Lucas Gray) afferma anche che essenzialmente esitono tre tipi di modelli di bussines per studi di architettura: quello basato sull’efficienza, sull’esperienza o sull’espertise.

Gli studi che adottano il modello dell’efficienza puntano a eseguire progetti più rapidamente e a costi minori rispetto ai concorrenti. L’attenzione è rivolta all’ottimizzazione dei processi e all’uso di tecnologie innovative. Questo modello è ideale per chi ha una struttura orientata alla produzione piuttosto che all’esperienza. Più “costruzioni” che “architettura” sembrerebbe in questo caso. 

Nel secondo caso certi studi sfruttano a loro vantaggio la loro comprovata esperienza e competenza. Spesso hanno una struttura di personale composta da architetti senior e project manager. Questo modello è più comune tra gli studi che si occupano di progetti complessi e particolari.

Il modello dell’expertise è invece per architetti o studi che hanno una conoscenza profonda o un talento particolare in un determinato campo. Mi viene da pensare al retail design ad esempio. Possono richiedere tariffe più elevate e spesso collaborano con altri studi per l’esecuzione completa dei progetti.

Occorre essere saggi e onesti nel propendere verso un modello di business piuttosto che un altro. Poiché ogni modello presenta sfide e opportunità uniche, e se si passa da uno all’altro difficilmente si potrà raggiungere appieno la propria identità – sia dal punto di vista del branding, sia dal punto di vista del business.

Spero che questo breve excursus sulle domande e sulle tipologie di studi possa aver attivato nella tua mente tutta una serie di riflessioni. E spero che queste possano esserti proficue. Detto questo continuiamo!

Consigli per far crescere uno studio di architettura

Qui di seguito alcune idee e spunti da cui potresti attingere in parte o in toto per cercare di trarre beneficio da una ventata di innovazioni e cambi (anche momentanei) di strategia.

Ottimizzazione dei costi

Non significa taglio dei costi, significa ottimizzare le spese evitando gli sprechi. Paradossalmente potrebbe anche verificarsi la possibilità di aumentare le spese in un determinato ambito perché alla lunga porterà ad un generale risparmio di risorse e tempo in un altro settore. In questo caso le cose vanno fatte con calma e discutendone attorno ad un tavolo. Senza aver paura di modificare lo stato delle cose.

Responsabilità e fiducia al team

Se la situazione non è il massimo, sarà ancora più difficile che una persona sola, per quanto preparata e per quanto autorevole, riesca a tenere tutto sotto controllo. Per il bene dello studio o dell’azienda bisognerebbe concedere più responsabilità – ma soprattutto fiducia – al team.

Le demoralizzazioni sono facili ad arrivare, anche dall’esterno, e il team ora più che mai ha bisogno di sentire che sta lottando/lavorando per qualcosa a cui si sente fieramente legato. Non solo un lavoro come un altro in cui è obbligato a fare o non fare determinate cose.

Employee advocacy

Adotta i migliori strumenti per collaborare con il tuo team (anche a distanza)

Far funzionare un team è una faccenda alquanto seria. Sia che si tratti di una squadra di tre persone, sia quando si parla di team con decine di persone. Ovviamente ci vogliono numerose skills e capacità, ma per quanto riguarda la comunicazione (in questo caso interna), allora esistono alcune app per collaborare sui progetti che possono aiutarti e non poco. Eccone alcuni tra i più validi che assolvono a diverse funzioni/esigenze.

Slack

Slack è in assoluto il mio preferito se si parla di chat. È un sistema di messaggistica in cui puoi segmentare per argomento le varie conversazioni e invitare i tuoi colleghi anche singolarmente e privatamente. In questo modo avrai conversazioni ordinate e ritroverai sempre quello che cerchi. È uno strumento del tutto gratuito disponibile tramite applicazione web o scaricando il programma (o tramite l’APP). È intuitivo, affidabile, flessibile e bello da usare. Non gli manca niente e inoltre permette integrazioni con moltissimi altri tool online (tra cui Asana e Trello).

Asana

Asana è insieme a Trello (nel prossimo punto) uno dei migliori tool in assoluto per gestire i compiti all’interno del team e per definire un programma di lavoro. Qui potrai assegnare schede, discutere sui compiti, allegare file e fare qualsiasi cosa ti sarà utile per il tuo lavoro e per collaborare in team. Non è una chat (per quello ti consiglio Slack) ma serve per gestire i compiti e completare gli obiettivi di lavoro nei tempi stabiliti. Disponibile anche in App.

Trello

Trello è l’alternativa a Asana. Io li ho usati entrambi ed entrambi sono validissimi strumenti. Anche in questo caso è quindi uno strumento che ci permette di gestire obiettivi, deadline, compiti – il tutto coordinando il team attraverso un’interfaccia grafica semplice ed efficace. Disponibile anche in App.

Microsoft Teams

Purtroppo mi capita di doverlo utilizzare per una consulenza. Dico purtroppo perchè come sistema di messaggistica perde (su TUTTI, ripeto TUTTI, i fronti) con l’indipendente Slack di cui abbiamo appena parlato. Seppure ha tutta una serie di funzionalità utili nel gestire le conversazioni all’interno di un team, è caratterizzato da tutti i difetti del mondo Microsoft. E ce ne sono.

Purtroppo mi capita di doverlo utilizzare per una consulenza. Dico purtroppo perchè come sistema di messaggistica perde su tutti (ripeto TUTTI) i fronti con l’indipendente Slack di cui abbiamo appena parlato. Seppure abbia tutta una serie di funzionalità utili nel gestire le conversazioni all’interno di un team, è caratterizzato da tutti i difetti del ogni prodotto Microsoft.

Altri degni di nota sono MilanoteFigmaAbstractFramer e Futuramo.

Considera di offrire nuovi servizi

Si potrebbe trattare di servizi temporanei certamente. Servizi pensati su misura in base alle esigenze del momento magari. Il punto è sapersi reinventare e saperlo fare in modo veloce e flessibile.

Considera le alternative al lavoro da architetto

Non nel senso di cambiare lavoro, ma ancora una volta di offrire altri servizi o prodotti che con un po’ di impegno potresti procurare. Ad esempio la grafica. Oppure installazioni temporanee. Oppure prodotti, ma anche il mondo del web design.

La comunicazione può aiutare

La comunicazione può aiutarti in questa fase. E puoi approfittare dei periodi di riflessione per migliorare la tua presenza online. Con la guida Instagram for Architects per esempio. È vero, sto cercando di venderti un mio prodotto, ma posso assicurarti che per il lungo termine è buon investimento per la tua comunicazione. Così come lo è la cura del proprio brand.

Guida “Instagram e Architettura”. Disponibile in digitale e cartecea nello shop di Mfa

Fai network e digital PR

Mai come in tempi di crisi il network potrebbe aiutarti. Per incominciare potresti leggere questo articolo, oppure approfondire direttamente con la guida dedicata (+ lista di contatti) “Digital PR per l’architettura e il design)

Guida “Digital PR per l’architettura e il design + Lista contatti”. Disponibile in digitale e cartecea nello shop di Mfa

Impara nuove abilità

Sfrutta il periodo e migliora le tue chance di essere assunto sia come freelance che come studio. Una volta che tutto ripartirà potrai offrire servizi ancora più di valore.

Migliori corsi online

Reinventa il tuo studio

Partendo dalla consapevolezza che nell’evoluzione sono coloro che non riescono ad adattarsi a rimanere indietro, scopri come si sono reinventati alcuni studi europei negli ultimi anni – ecco qui una lista partendo dalla pubblicazione Atlas.

Guadagna da architetto freelance

Scopri i molti modi che ci sono per far ripartire la tua carriera da architetto con il freelancing e consulta questa mini-guida di consigli per affrontare la sfida al meglio.

architetto freelance

Ricorri all’outsourcing

Nel mondo dell’architettura e del design, soprattutto in tempi instabili economicamente, l’outsourcing, (ovvero l’avvalersi di collaboratori esterni freelance a seconda delle esigenze e anche per singoli compiti circostanziali), ti può permettere quella flessibilità necessaria per affrontare i picchi di lavoro, così come ampliare i servizi offerti.

Risparmia per il futuro

In molti dicono che la migliore forma di guadagno è il risparmio. Per certi versi è vero. Sfrutta app e piattaforme più che sicure e già utilizzate da migliaia di persone come Moneyfarm. Io stesso la utilizzo e avrei tanto voluto conoscerla anni e anni fa.

Questa lungimiranza patrimoniale ti permetterà di stare più tranquillo/a, affrontare ogni altra crisi futura con più serenità, ma soprattutto ti lascerà concentrare sull’unica cosa che conta, ovvero fare bene il proprio lavoro. Perché una volta fatto quello, i clienti arrivano se ti fai trovare.

Incomincia ad utilizzare dei CRM per ottenere più clienti

La sigla CRM significa Customer Relationship Management e significa letteralmente gestire i rapporti con i clienti e i potenziali clienti. 

Nei settori dell’architettura, del design e nelle consulenze in generale è fondamentale – una volta che lo studio o il numero di clienti ha superato la soglia critica e non è più possibile gestire tutto da soli e direttamente – un sistema che metta ordine e gestisca tutti i flussi di informazioni e opportunità che il mercato e il nostro network rappresenta.

Come utilizzare un CRM

Uno strumento CRM è quel software o tool online che più o meno approfonditamente e specificatamente, fa in modo che tu (e il tuo team) tenete traccia delle informazioni e delle interazioni con i tuoi clienti.

Avendo acquisito questa nuova conoscenza, e potendola condividere con tutto il tuo team, potrai offrire servizi migliori e magari anche vendere di più. 

Devi considerare che i CRM per funzionare al meglio devono avere dei dati e questi dati devono essere continuamente aggiornati (esistono modi per automatizzare molti flussi).

Ovviamente i CRM portano con sé tutta una serie di benefici ben tangibili all’interno di uno studio, soprattutto se medio-grande.

Difatti migliora anche l’interazione all’interno dei team e riduce i costi di gestione dei potenziali clienti
 
e del tempo impiegato per tenerne traccia. Ma soprattutto rende molti di questi processi molto più efficienti ed affidabili. 

Eccone alcuni:

Hubspot 

Capsulecrm

Chili Piper

Pipedrive

Tuttavia il mio consiglio è di investire tempo e risorse nell’adozione di un software CRM solo se ne hai effettivamente bisogno e se senti che tu e la tua azienda ne trarrete beneficio. Altrimenti rischia di essere uno spreco di tempo di cui potevi fare a meno e di cui potresti non aver bisogno in questo momento. 

Una frase detta e ridetta che può tornare utile in questo caso è quella che pronunciò Darwin: “Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.

Come ti ho accennato in precedenza io non sono un progettista. Tuttavia lavoro principalmente con studi di architettura e io, come molti, ho risentito della crisi dovuta alla pandemia. Dovendo scegliere se crogiolarmi su me stesso o rimboccarmi le maniche (magari seguendo uno dei punti di questo post), ho scelto di cimentarmi nella redazione della guida “Instagram per Architetti”. Con un grande dose di sforzo e di tempo sono così riuscito a tramutare un periodo di crisi e di incertezza sul futuro in una opportunità che oggi mi ha mostrato altre strade.

Non sempre è facile azzeccarla al primo colpo, ma come diceva un signore molto saggio che una volta incontrai, “la fortuna aiuta gli audaci perché gli audaci provano e riprovano finché non ci riescono”.

Spero che questo post possa esserti d’aiuto in qualche modo per far crescere il tuo studio di architettura o la tua attività da freelance. E tieni duro se non è un buon momento per il tuo business, resisti e non mollare.

Scopri le risorse dallo Shop di Mfa

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